Progettare il paesaggio
Da sempre appassionato degli ambienti naturali, ho trasformato il mio interesse in una professione. Laurea Magistrale in Progettazione e Gestione del Verde Urbano e del Paesaggio nel 2012 e abilitato alla professione di Agronomo, mi sono specializzato nel settore del verde ornamentale urbano.
Studi scientifici hanno dimostrato il miglioramento della qualità della vita nelle città con un rapporto verde/abitante elevato. La L.R. 41/2012 e la Legge nazionale 10/2013 “Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani” sono state promulgate affinché il prossimo sviluppo dei contesti urbani avvenga in accordo con i princìpi del protocollo di Kyoto, in modo sostenibile, rispettoso dell’ambiente e dei cittadini.
Il settore del verde in ambito urbano è "una delle competenze più importanti per un Agronomo" citando Sisti, presidente del Conaf, infatti a tale figura professionale è demandata la salvaguardia dell’ambiente e del paesaggio, un'attività di pubblica utilità svolta da millenni.
La professione dell'Agronomo era già prevista dagli antichi romani, con la figura degli Agrimensor, impegnati nelle centuriatio e nelle scelte del periodo di semina e raccolto, attività che spesso era fondamentale per la sopravvivenza di un popolo.
Ancora oggi nella progettazione del verde l'Agronomo si basa sulla triade vitruviana "firmitas, utilitas, venustas" perchè le realizzazioni devono essere oltre che belle esteticamente, anche utili e senza dubbio sicure.
La sicurezza del verde riguarda verie discipline di competenza esclusiva dell'Agronomo, come la valutazione di stabilità degli alberi, la diagnosi fitoiatrica e gli interventi per il controllo degli artropodi dannosi per l'uomo e per le piante.
Realizzazioni esteticamente gradevoli, sono oggi realizzabili in un ottica sostenibile con l'impiego di Wildflowers, specie spontanee di valore ornamentale, che grazie alla loro adattabilità agli ambienti a forte pressione abiotica e biotica, permettono di aumentare la biodiversità urbana con costi di manutenzione fortemente ridotti.
Riconoscimenti
L'associazione di Studi Sismondiani, ha premiato il progetto per il recupero del giardino di Villa Sismondi di Valchiusa - Pescia (PT) per la particolare originalità della proposta progettuale, elaborata insieme ad altri due colleghi, la Dott.ssa Agr. Irene Bernardi e il Dott. Lorenzo Simonetti.
La villa in Valdichiusa con l'annesso podere fu acquisita a fine Settecento da Sismonde de Sismondi, economista e colto studioso di storia e letteratura, discendente di una famiglia nobile originaria di Pisa, citata anche nella Divina Commedia di Dante. Sismondi scelse la villa come sua abitazione e qui si dedicò alla coltivazione e allo studio di tecniche agricole che lo portarono poi alla stesura del "Tableau de l'agriculture toscane" pubblicato a Ginevra nel 1801. In origine l'area riservata al giardino era molto ridotta e fu a metà Ottocento che i discendenti di Sismondi decisero di ampliarlo e arredarlo con specie esotiche imposte dalla moda del tempo, come magnolie, palme, camelie e bamboo. Negli anni il giardino è stato lentamente abbandonato ed oggi non risulta più avere uno stile compositivo ben determinato.
Tra gli elementi innovativi del progetto risultato vincitore, c'è l'introduzione lungo la scalinata centrale di un bersò ornato dalla Clematis; inoltre sono stati reintrodotti gli agrumi sul lato nord, ridossati alla parete, al riparo dalla tramontana. Le due palme da datteri a fianco della scalinata centrale danno slancio alla facciata della villa e riprendono uno stilema in voga all'inizio Novecento. In questa ottica rientra anche il roseto che fiancheggia la doppia gradinata. Come motivo ornamentale è stato introdotto il colore dato dal fogliame e dalla fioritura di Lavanda, Teucrium, Weigelia e Abelia. (Unipi.it)
Attività recenti
